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COMUNE DI PONZA





















PONZA (Lat. 40°54’ N. – Long. 12°58’ E) è una delle più interessanti isole del Mediterraneo, con una superficie di circa 722 ettari, una lunghezza di 7.350 metri (da Punta della Guardia a Punta dell’Incenso ) e una larghezza massima di circa 2.000 metri che si restringe tra Cala d’Inferno e Cala dell’Acqua; fino ad una strozzatura di appena 200 mt. E’ raggiungibile con partenze da Formia, Terracina e S.Felice Circeo (solo estivo), oltre che da Anzio e Fiumicino (Roma) e Napoli. A Ponza lo scenario d’insieme e le quinte di contorno offrono una vista che rende l’approdo tra i più belli e affascinanti. Il delicato semicerchio di case rosate e bianche che circonda il porto ed il profilo dell’isola offrono visioni di commovente bellezza I fondali sono di una varietà e di una bellezza mai visti, pareti in ombra, coperte di gorgonie e alghe rosse, praterie di posidonia che ondeggiano nelle correnti, massi e macigni tappezzati di pavonie e delicate acetabularie. Il periplo dell’isola permette di apprezzare pienamente lo stupefacente alternarsi di cavità, grotte, scogli, calette, baie, dagli incroci cromatici suggestivi e affascinanti. Dal porto , ci si dirige verso la Punta della Madonna che chiude da sud-est il semicerchio della baia. Superato lo scoglio rosso, si aprono nella roccia tufacea le Grotte di Pilato, peschiere romane all’interno delle quali furono ricavate delle vasche per l’allevamento ittico. Si prosegue verso i Faraglioni della Madonna, attraverso i quali è possibile il passaggio solo con piccole imbarcazioni, e si giunge a Parata degli Scotti, una lingua di spiaggia sassosa che precede i grandi Faraglioni del Calzone Muto. Subito dopo si incontra l’alta sporgenza di Punta della Guardia, alla cui estremità si trova il faro. Qui la costa si incurva dolcemente fino a Punta del Fieno, oltre la quale si apre la più bella spiaggia di Ponza, Chiaia di Luna, sovrastata da una falesia giallo-bianca di 100 m. di altezza, sulla quale l’occhio esperto può leggere le varie età geologiche dell’isola L’arco di Chiaia di Luna si chiude, dopo una spiaggetta, con Punta Capo Bianco, una parete di tufo grigio chiaro a cui il gioco della luce nelle varie ore della giornata conferisce atmosfere diverse. Seguono una piccola cala con un susseguirsi di anse e colori, lo Scoglio Montagnello, la Punta Faraglioni e la frattura dell’antica penisoletta dei cinque Faraglioni di Lucia Rosa con la piccola spiaggetta, oltre la quale si costeggia una profonda insenatura e Punta Capo Bosco che introduce alla serenità di Cala Feola, una delle rade più suggestive e piccolo porticciolo settentrionale, con le piscine naturali cui fa da fondale il dolce declivio delle terrazze e delle case di Le Forna. Un piccolo promontorio separa Cala Feola da Cala dell’Acqua, chiusa da Punta del Papa sulla cui sommità si trovano i resti delle mura del forte costruito nel 1772. Doppiata Punta del Papa, si incontrano Cala Cavone, Cala Cecata e Punta Beppe Antonio, prima di giungere ad un’altra perla dell’isola, Cala Fonte, cui fanno seguito Cala Felce e Punta dell’Incenso. Qui si apre un braccio di mare di circa 130 m. che separa Ponza dall’isolotto di Gavi, disabitato, che ha in Punta Rossa a nord, e Parata ad est, le località più significative. Proseguendo nel periplo, si incontrano Cala Gaetano, Cala Spaccapolpi (o dello Schiavone) con l’arco naturale, un faraglione attraversato da un arco a sesto acuto (detto anch’esso Spaccapolpi) ed il Faraglione di Aniello Antonio che precede Punta Nera e Cala d’Inferno chiusa da una parete di roccia bianco-grigia con striature di vari colori, sulla quale è stata scolpita una scala che serviva a collegare Le Forna a questo tratto di mare e al porto, quando la strada non esisteva Oltre lo Scoglio del Parroco, si giunge a Cala del Core e a Cala Frontone con l’omonima spiaggia sabbiosa. Il periplo si conclude dopo avere superato lo Scoglio Ravia, di fronte all’abitato di Santamaria La struttura urbanistica dell’isola è settecentesca; risale infatti al periodo della colonizzazione borbonica. Di notevole importanza sono: il porto semicircolare, disegnato dall’Arch. Winspeare e costruito da Francesco Carpi sull’originario impianto romano, tra il 1772 e il 1793; il Corso Pisacane, ricco di botteghe e ristoranti; l’antica torre fortificata dei Borboni (oggi albergo). Le vestigia romane sono soprattutto legate al sistema di approvvigionamento idrico, con grandi cisterne nelle quali veniva raccolta l’acqua dolce e con quattro acquedotti, alcuni dei quali risalirebbero ad un’epoca antecedente l’arrivo dei Romani. ZANNONE Dista circa 6 miglia dal porto di Ponza ed è raggiungibile solo con mezzi propri o con una delle barche che la collegano in estate con Ponza. Ha una superficie di 102,88 ha, una lunghezza massima di 1,6 km. ed una larghezza massima di 1,05 km.; la quota più alta è raggiunta dal Monte Pellegrino (192 m.sl.m.); le sue coste si sviluppano per circa 6 km. Zannone fa parte del Parco Nazionale del Circeo ed è sorbeglata dalle Guardie Forestali. Il periplo dell’isola si effettua in breve tempo ma rivela, anche agli occhi di chi non è esperto in geologia, la differenza delle sue rocce con quelle di Ponza e Palmarola. L’approdo, consentito solo con il bel tempo e condizioni del mare ottimali, è a Punta del Varo, orientata verso Ponza. Il giro da sud-est fa incontrare Cala delle Grottelle, Scoglio del Monaco, Punta di Levante, Punta del Lauro, Capo Negro, Capo Caccia con Punta del Mariuolo e Punta Lunghetiello. Tornando sulla terra ferma, si possono osservare i resti del convento benedettino del Santo Spirito di Zannone. Di notevole interesse archeologico, la peschiera ricavata nella roccia, collegata al mare da un condotto subacqueo, accessibile attraverso una scalinata esterna, in prossimità dell’approdo del Varo L’isola fu stazione preistorica per la lavorazione dell’ossidiana di Palmarola. A Zannone vive una piccola colonia di mufloni, importati anni fa dalla Sardegna PALMAROLA Dista 7,3 miglia marine dal Porto di Ponza, da cui è raggiungibile con motobarche a noleggio e con marinaio, e circa 5 miglia dalla Spiaggia di Chiaia di Luna. Ha una superficie di 136,36 ettari, una lunghezza massima di km. 2,750 e una larghezza che va dai 100 ai 300 m. Rivolta verso la costa nord-occidentale di Ponza, ha l’unico approdo a Cala di San Silverio , nella parte centrale del versante occidentale. Un’escursione dal mare rivela qualità ambientali molto simili a quelle di Ponza e un paesaggio scosceso che affonda in un mare trasparente e incontaminato. Si parte dalla Cala del Porto, fatta di ciottoli e protetta dall’alto Faraglione di San Silverio Sui fianchi si aprono i vricci (brecce), decine di “occhi” di grotte scavate dagli agricoltori che, dalla fine del ‘700, cercarono di destinare terreni e declivi alle colture. Al largo, i due grandi Scogli delle Galere. Sulla costa, le pendici del Monte Tramontana si aprono al nero dell’ossidiana, propaggine della cupola riolitica del monte. Qui l’uomo preistorico raccoglieva questa lava vetrosa dalla quale ricavava soprattutto piccole lame, punte affilatissime, coltelli, ma anche altri arnesi. Giungeva qui, probabilmente, dal Circeo e al ritorno, con il suo carico di minerale, faceva sosta a Ponza e a Zannone dove si riforniva di acqua e sgrossava i blocchi catturati alla roccia. Doppiata Punta Tramontana, la costa piega in una nuova cala che ospita uno spettacolo di geologica e di erosione marina: le cosiddette cattedrali, cavità in roccia, delimitate e formate da lave colonnari, parallelepipedi di roccia che affondano nel verde del mare o s’alzano verso il cielo. Al di là di Punta delle Brecce la costa corre tranquilla fino alla Forcina. Guardando il monte, si vedrà una frattura nella roccia, massi bianchi tra il rosso-marrone della montagna ed il bainco-giallastro di una colonna-faraglione che si erge dall’acqua. Si prosegue in direzione sud, verso Punta Vardella, che fa scoprire i colori di Cala Brigantina ed il lungo, eroso, Scoglio Suvace e, più in là, Punta di Mezzogiorno con l’imponente omonimo Faraglione e la grotta che lo attraversa, e lo Scoglio Cappello, Nel breve passaggio, l’Arco Naturale, o meglio l’ex arco, visto che l’architrave che univa le due colonne marine è stato spezzato, negli anni ’60 da una tempesta particolarmente violenta. Oggi questi scogli sono chiamati Il Fucile. Ancora un tratto al largo, verso lo Scoglio Pallante, poi di nuovo l’accosto verso l’isola, nel punto in cui il mare ha scavato varie grottelle e cavità Da qui, l’ultimo tratto che riporta allo Scoglio e al Faraglione di S.Silverio, che ospita sulla sommità una cappellina votiva che la pietà e la devozione popolare hanno dedicato al patrono. Il faraglione è collegato alla terraferma da un cordone pietroso e basso che il mare, probabilmente, taglierà in un futuro non molto lontano.


PORTO DI PONZA (porto/porticciolo) - coordinate 40°53' 84 N, 12°57' 96 E. Il porto è delimitato a nord dal Molo Musco, riparato da una scogliera che corre parallelamente ad esso; la banchina Tenente Di Fazio si trova nella parte sud del porto: può ospitare solo piccole imbarcazioni a causa del limitato pescaggio. La banchina nuova, che corre anch'essa lungo la parte meridionale del porto, ha fondali intorno ai 6 m.. Nella stagione estiva vengono posizionati pontili galleggianti destinati alle imbarcazioni da diporto. Fondo: sabbioso - Posti barca: 200 presso i pontili galleggianti - Lunghezza max: m.35. CALA FEOLA (approdo/rada) - coordinate 40°55' 26 N, 12°57' 75 E.. E' una cala naturale riparata da un molo parzialmente banchinato dove ormeggiano principalmente delle motobarche da pesca. Si può ancorare nella rada del porticciolo al riparo dai venti del II e III quadrante. Fondo: sabbioso - Fondali: da m.10 a m.15 in rada.


Ufficio Locale Marittimo, Via Molo Musco 7, tel. e fax 077180027 - e-mailponza@guardiacostiera.it


www.comune.ponza.lt.it


Collegamenti: CAREMAR (traghetto e aliscafo) da Formia e Anzio: www.caremar.it - VETOR (aliscafo) da Formia e Anzio: www.vetor.it - PONTINA NAVIGAZIONE (motonave) da S.Felice Circeo: www.circeoponza.it - SNAP e SNIP (traghetto) da Terracina: www.snapnavigazione.it - NAVIGAZIONE LIBERA DEL GOLFO (motonave veloce, linea jet) da Terracina: www.navlib.it - LINEE BUONO (motonave veloce) da Terracina - ALILAURO (catamarano) da Formia, (aliscafo) da Napoli e Fiumicino: www.alilauro.it - SNAV (traghetto e aliscafo) da Napoli: www.snav.it - AQUA AIRLINES (idrovolante) da aeroporto Roma Urbe. www.aquaairlines.com




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